Il coraggio giovanile dei primi cristiani
23 Gennaio: la santa del giorno è Emerenziana, coetanea di Sant’Agnese. Si oppose a coloro che tentarono di impedire i funerali della giovane martire.
La morte di Sant’Agnese
Sant’Agnese viene celebrata il 21 Gennaio, nel giorno in cui subì il martirio.
La giovane martire, che è oggi patrona delle vergini e delle fidanzate, morì alla giovanissima età di 12 anni per non aver voluto prendere in sposa un nobile romano, avendo giurato di dedicare la propria vita a Cristo.
Secondo quanto si narra la giovanetta venne prima condotta in un postribolo, dove stava per essere violata da un uomo. Un’improvvisa luce accecò l’uomo, che recuperò la vista soltanto a seguito delle preghiere che Agnese rivolse a Dio.
In un secondo momento fu stabilito che Agnese fossa arsa viva sul rogo, ma le fiamme non toccarono il suo corpo e i suoi capelli crebbero miracolosamente a dismisura per coprire le sue nudità.
Non riuscendo in alcun modo ad ucciderla fu dato ordine che venisse decapitata: per quanto il boia stesso la implorasse di abiurare la fede cristiana per avere salva la vita, Agnese rifiutò ancora una volta e infine il boia fu costretto a tagliarle la testa con una spada.
23 Gennaio: la Santa del giorno è Emerenziana
Ai funerali della martire parteciparono molti cristiani, estremamente impressionati dai miracoli che Dio aveva operato ben due volte per salvare la ragazza. Il corteo di cristiani non passò inosservato, e molti pagani aggredirono coloro che vi stavano partecipando, con l’intento di disperderli.
Tra i cristiani radunati per rendere l’estremo saluto alla loro martire c’era Emerenziana, una fanciulla che aveva cndiviso con Agnese il latte della balia e che come lei aveva non più di dodici anni. Emerenziana apostrofò duramente i pagani che si stavano scagliando contro i cristiani, intimando loro di andarsene. Per tutta risposta i pagani, indispettiti dal suo coraggio, la uccisero con pietre e percosse.
Oggi Sant’Emerenziana riposa nella Basilica di Sant’Agnese fuori le mura, in una casa d’argento sotto l’altare maggiore. In una chiesa molto più recente, costruita sempre in Roma nel Novecento e a lei dedicata, sono custodite parte delle sue reliquie .